Disegno dello stendardo del primo visire levato sotto Vienna da Giovanni III, re di Polonia e mandato al papa Innocenzo XI

Tytuł pełny

[Tytuł, ant.:] Disegno dello STENDARDO del Primo Visire || Leuato sotto VIENNA dal Serenissimo, & Inuittissimo || GIOVANNI TERZO RE' DI POLONIA, || E DA SVA MAESTA' || MANDATO ALLA SANTITA' DI NOSTRO SIGNORE || PAPA INNOCENZO VNDECIMO, [drzeworyt: wielki sztandar turecki] || Aggiuntaui la vera interpretatione delle parole Arabiche, che in detto Stendardo || sono artificiosamente intessute. || [kurs.:] Del Reuerendiss. Padré Lodouico Maracci della Congregatione della Madre di Dio, || Confessore di Nostro Signore. || [ant.:] ALL' EMINENTISSIMO, E REVERENDISSIMO || Sig. CARDINALE || GIROLAMO BONCOMPAGNO || Arciuescouo di Bologna, e Principe || del Sacro Romano Imperio. || [ozdobnik] || IN ROMA, ET IN BOLOGNA. || [linia] || Per Giacomo Monti. MDCXXXIII. Con licenza de'Superiori. ||

Zawartość

Opis wielkiego sztandaru tureckiego zdobytego przez wojska polskie pod Wiedniem i ofiarowanego przez króla Jana III Sobieskiego papieżowi Innocentemu XI, tekst mowy okolicznościowej wygłoszonej przez ks. Jana Kazimierza Denhoffa oraz wiadomości o uroczystościach urządzonych w Rzymie z okazji zwycięstwa wojsk chrześcijańskich nad Turkami. Zawiera: Dedykacja Giovanni Carlo Mattesilaniego dla kardynała Boncompagno. „LO STENDARDO OTTOMANICO SPIEGATO, Ouero Dichiaratione delle parole Arabiche poste nello Stendardo Reale, preso dal Serenissimo Rè di Polonia GIOVANNI III. al GFran Visire de'Turchi: e dal medesimo Rè inuiato per Tributo della sua Pietà alla Santità di Nostro Signore Papa INNOCENZO XI.”. „MISVRE, E OVALITA' DELLO STENDARDO.”. „Oratione detta alla Santita di N. S. Papa INNOCENZO XI. dall'Illustriss. e Reuerendiss. Sig. D. Gio. Casimiro Denoff, Abbate di Chiaratomba, & Ablegato straordinario del Re di Polonia, nel presentargli lo Stendardo suddetto, tradotta dal Latino nell-Idioma Italiano.”

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